“Quando l’amore fa soffrire. Riflessioni su amore, schemi che si ripetono e dipendenza affettiva”

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dipendenza affettiva

All’inizio era lui a cercarmi. Io ero molto prudente. Nel primi mesi si è mostrato così convinto di volermi a tutti costi che, a un certo punto, ho iniziato a crederci davvero…Da quel momento però,  lui ha iniziato ad allontanarsi.”

Quante volte ho sentito storie iniziare così. E non c’è niente di sbagliato in questo schema, se non il fatto che, troppo spesso, si ripete nel tempo, diventando un copione disfunzionale. Un entusiasmo che accende la speranza. Una prudenza iniziale che ci protegge. E poi arriva quel momento in cui il cuore si apre e ci si concede. Ma invece di sentirsi accolte, ci si ritrova a inseguire. E l’altro si fa sempre più distante.

Il copione che non sappiamo di recitare

C’è una dinamica sottile, ma potente, che molte donne mettono in atto senza rendersene conto. All’inizio si dà poco, si osserva diffidenti. Poi, quando ci si sente al sicuro, ci si lascia andare  totalmente: con emozioni, aspettative, desideri, presenza. Ma chi riceve tutto questo, tutto insieme, potrebbe non avere gli strumenti per contenerlo. Non è pronto. O semplicemente non lo vuole. E allora inizia a indietreggiare. E noi iniziamo a rincorrere.

Ho capito che quando amo, do tutto. E questo tutto… può soffocare.”

L’adolescente che portiamo ancora dentro

A volte, in questi momenti, non è la donna adulta a parlare, ma è la ragazza di 15, 18, 20 anni, che ha sperato, si è illusa e, alla fine, si è sentita rifiutata. Quella che ha imparato che “quando ti apri, poi ti feriscono”. E ogni volta che qualcosa di simile si ripete, quella parte si risveglia. Con tutta la rabbia, che nasconde il dolore o la paura di “non valere abbastanza”.

Mascherare l’insicurezza con il controllo

Molte donne, per non sentire più quella vulnerabilità, cercano sicurezza nei risultati, nell’indipendenza, nella perfezione.

“Se sono abbastanza forte, bella, brillante… allora non mi lascerà.” Ma la verità è che non puoi controllare chi se ne vuole andare. E nessun traguardo esterno potrà mai colmare un vuoto interiore.

Come si cambia uno schema che ci ha accompagnato per anni?

Con piccoli gesti. Con nuove domande. Con nuovi confini. Questo copione, anche se è prevalentemente femminile, appartiene non di rado anche agli uomini. Nel mio lavoro accompagno le persone a:

✅ riconoscere i segnali del proprio “copione affettivo”

✅ imparare a donarsi “quanto basta”, senza perdersi

✅  gestire il bisogno di approvazione

✅ distinguere tra “bisogno dell’altro/a” (o dell’illusione d’amore) e desiderio

✅ dare voce alla parte di sé che è rimasta adolescente e ha bisogno di essere ascoltata per crescere

Non sei troppo. E non sei sbagliata.

Forse hai solo bisogno di imparare a stare nelle relazioni senza lasciarti travolgere. Se qualcosa di questo racconto ti è familiare, sappi che può esistere un modo diverso di amare, dove non serve rincorrere, né trattenere.

Se vuoi esplorare il tuo modo di vivere le relazioni o uscire da un copione che si ripete, puoi contattarmi. Lo facciamo insieme, un passo alla volta.

D.ssa Giovanna Rosciglione

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